sabato 24 maggio 2008

NOSTRA SIGNORA DEI TURCHI di CARMELO BENE

Edito dalla Rarovideo già qualche tempo fa, in un cofanetto doppio che comprende anche HERMITAGE, il film di Carmelo Bene lascia traspirare come nessun altro 'prodotto' culturale dell'epoca il vento rivoluzionario del sessantotto, in questi giorni stancamente retoricamente vuotamente commemorato. Ci dedichiamo, allora, fuori da ogni convenzione celebrativa, questi dieci minuti folgoranti e un passaggio critico di Alessandro Riccini Ricci (fonte: www.rarovideo.com).



Italia, 1968, 124’, colore


Non fiori ma opere di bene
di Alessandro Riccini Ricci

Ma tu non puoi crescere (…)
Perché i burattini non crescono mai.
Nascono burattini, vivono burattini, muoiono burattini.
Pinocchio di Carlo Collodi

Il cinema di Carmelo Bene è un errore e un orrore.
È un errore perché non esiste un o il cinema di Carmelo Bene. Ma esistono le Opere di Carmelo Bene. Che queste siano teatro, siano poesia, letteratura, cinema o televisione sono solo e sempre Opere di Carmelo Bene, ovvero diverse sue modalità o declinazioni. È un orrore perché è un cinema che non ha nessun punto di contatto con “il buon cinema”, quello ben fatto e ben girato. Un orrore perché è un cinema che si sabota dall’interno, disseminando e lasciando sul campo/set solo rovine. Un orrore perché fa implodere su se stesso il tradizionale e comune senso del cinema come arte. Un orrore che nasce non solo per il disprezzo del cinema come mezzo (di comunicazione), ma anche per il disprezzo fisico verso la pellicola stessa, tagliata e calpestata: scorticata viva, come pelle malata da cui liberarsi al più presto. Re-visionare il cinema di Carmelo Bene, oggi, per includerlo e concluderlo in un dvd, disco così algido e definitivo, disco che elude e delude rispetto alla precaria fisicità malconcia della pellicola (non solo supporto, ma vera e propria pelle e carne da scarnificare), ci impone la necessità di ri-vedere il nostro sguardo. Un cinema assolutamente in-attuale. E forse proprio per questo sempre attuale. Antico e futuro nello stesso tempo. Un cinema, allora, dichiaratamente contro la rivoluzione del ’68. Eppure un cinema che di quegli anni sembra essere non tanto specchio, quanto sentimento e mood. Contrariamente a tanto cinema militante oggi dimenticato, oggi insostenibile e già allora velleitario, si elevano Opere che, ancora adesso, sembrano essere così rivoluzionarie. Loro sì, un cinema veramente rivoluzionario. Sicuramente rivoltante. Anzi, come forse avrebbe potuto dire Carmelo Bene: rivoltantesi. Il fantasma di Carmelo Bene si aggira tra le rovine di quegli anni e di quel cinema con la statura di un gigante. Ad ascoltare i suoi testi, a sentire il suo cinema si avverte il miracolo: il cinema (ci) appare: si vede il vedere. Pur essendo assoluto autodidatta, pur essendo privo di qualsiasi conoscenza tecnica e disprezzandolo nel suo profondo, il cinema di Carmelo Bene è miracolosa e folgorante visione altra rispetto alle immagini proiettate. Non un cinema diverso, perché diverso è già comunque omologato e previsto dal sistema. Ma un cinema dell’altrove. Un cinema dell’abbandono. Mai della rappresentazione che è sempre di Stato. È un cinema che si sente. Non lo si vede guardando fotogramma dopo fotogramma, una scena dopo l’altra, una sequenza via l’altra. È un cinema-esperienza non filmato, ma ogni volta filmantesi. Un cinema che cerca l’immediato e che mai è dato. È un cinema altrove: non nella pellicola o nel limite bianco dello schermo. È essere oltre, o meglio altro dal cinema. «Non si fa la letteratura con la letteratura, il teatro con il teatro, il cinema con il cinema, la vita con la vita».

5 commenti:

Weltall ha detto...

Ciao,
grazie per la visita che ricambio con estremo piacere ^__^
Naturalmente vi ho linkati anche io ^__*

Christian ha detto...

L'ho visto anni fa e tutto sommato mi aveva fatto una discreta impressione, anche se amo un tipo di cinema più "narrativo" e lineare. Comunque magari prima o poi me lo rivedrò.
Ciao!

Anonimo ha detto...

interessanti i programmi del vostro gruppo. e piuttosto radicali, mi sembra.
i complimenti ed un saluto.

Pickpocket83 ha detto...

Bene, ragazzi!... Leggo post su Carmelo Bene e Victor Erice. Ottime ottime scelte. E siamo anche geograficamente vicini! :))

A presto ;-) (Vi ho linkati con piacere)

fabiomolli ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=nlY72WIq44k